L'ora e come chiedere l'orario

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L’ora e come chiedere l’orario

Imparare a dire l’ora è una delle abilità più pratiche e utili in qualsiasi lingua. In italiano non è difficile, ma ci sono alcune piccole regole da conoscere, specialmente sull’uso del verbo essere! Per chiedere e dire l’ora, usiamo sempre il verbo essere.

Chiedere l’ora

Ci sono tre modi principali, a seconda del registro (formale o informale).

Domanda più comune e generica: Che ora è?
Domanda che si riferisce all’orologio (più formale o se ci si rivolge a uno sconosciuto): Che ore sono?
Domanda più specifica (che ora segna il tuo orologio): Scusi, ha l'ora? (Molto cortese e formale).

Rispondere: La regola del verbo essere

Quando si risponde, il verbo essere concorda con l’ora (le ore sono sempre plurali), ad eccezione di l'una.

È l’una (singolare): È l'una. È l'una e venti. È l'una meno cinque.
Sono le… (plurale): Sono le tre. Sono le otto e quarantacinque. Sono le cinque in punto.

Le frazioni orarie

Per indicare i minuti si usano le congiunzioni e (per i minuti dopo l’ora) e meno (per i minuti prima dell’ora successiva).

I minuti dopo l’ora (e): Sono le dieci e dieci. (10:10) Sono le nove e venticinque. (9:25)
Il quarto d’ora e la mezz’ora: Sono le quattro e un quarto. (4:15) È l'una e mezza. (1:30)
I minuti che mancano (meno): Sono le dodici meno venti. (11:40) Sono le sette meno un quarto. (6:45)

Le ore principali

Per essere precisi, si può specificare il momento della giornata.

In punto: Sono le undici in punto.
Mezzogiorno e mezzanotte (usano il singolare come l'una): È mezzogiorno. (12:00 P.M.) È mezzanotte. (12:00 A.M.)
Il momento del giorno: Sono le otto di mattina. Sono le quattro del pomeriggio. Sono le dieci di sera.